Lo studio dei Geometri Italiani conferma: ogni euro investito nella riqualificazione genera 3,3 euro di ricadute economiche. In arrivo la proroga al 2026 delle detrazioni al 50% e al 36%.


I bonus edilizi non sono un peso per lo Stato, ma un motore economico ad alto rendimento.
Secondo un’analisi del Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, presentata durante il convegno “Sviluppo economico e sostenibilità ambientale: tra cambio di rotta e strategie in evoluzione”, il costo netto per le casse pubbliche dei bonus casa è inferiore ai 2 miliardi di euro l’anno, a fronte di 14 miliardi di spesa lorda.

Il segreto sta nel moltiplicatore: ogni euro investito in riqualificazione edilizia ne attiva 3,3 nell’economia reale, generando valore aggiunto, occupazione e gettito fiscale.


Ogni euro speso ne genera 3,3

Lo studio, condotto con due metodologie — quella della Fondazione Nazionale dei Commercialisti e il modello ANCE — evidenzia che i bonus edilizi producono ritorni economici e fiscali molto superiori al costo sostenuto.

I principali risultati:

  • Valore aggiunto generato: oltre 16 miliardi di euro;

  • Saldo fiscale netto positivo per lo Stato, tra +320 milioni e +1,2 miliardi l’anno (a seconda del modello utilizzato);

  • Gettito complessivo da imposte, IVA e contributi previdenziali in forte crescita;

  • Attivazione di consumi interni e occupazione, con un effetto moltiplicativo che sostiene l’intero sistema produttivo.

“Con una spesa pubblica sostenibile si generano effetti economici e sociali molto rilevanti”, spiegano dalla Fondazione Geometri. “Il vero rischio non è mantenere gli incentivi, ma interromperli in modo improvviso”.


Un impatto positivo anche sul fisco

Il modello ANCE mostra come il 34% dei costi degli interventi sia destinato a salari e stipendi, da cui derivano circa 3,3 miliardi di euro di entrate fiscali e contributive (IRPEF, INPS, INAIL).
L’IVA diretta e indotta dai lavori e dai consumi dei lavoratori aggiunge ulteriori risorse, con un’incidenza media del 15%.

Le proiezioni indicano che anche con aliquote più alte per le famiglie in povertà energetica (55%-65%), il costo aggiuntivo per lo Stato resterebbe sotto i 2 miliardi l’anno, ben lontano dai 13 miliardi spesi all’apice del Superbonus 110%.


Strategie e proposte per il futuro

Il documento dei Geometri propone un pacchetto di strategie per rendere stabili e sostenibili gli incentivi edilizi nel lungo periodo (2025-2030):

  • Programmazione pluriennale, per evitare stop-and-go normativi;

  • Monitoraggio costante su costi, risultati e impatti energetici;

  • Semplificazione burocratica, specie per i condomìni e la cessione del credito;

  • Focus sulle famiglie vulnerabili, con incentivi mirati e accesso facilitato al credito;

  • Controllo trasparente degli interventi, affidato a professionisti qualificati.

“Serve una politica edilizia stabile, equa e sostenibile — sottolineano Diego Buono e Paolo Biscaro della Fondazione Geometri Italiani —. Solo con una pianificazione programmata e controlli efficaci potremo garantire risultati duraturi e contrastare gli abusi che hanno minato il Superbonus”.


Proroga del Bonus Casa al 50% per il 2026

Il Governo sta lavorando per confermare anche per il 2026 la detrazione al 50% per le ristrutturazioni sulla prima casa, superando la prevista riduzione al 36% della Legge di Bilancio.
L’obiettivo è dare stabilità al settore e sostenere gli interventi di efficienza energetica per famiglie e imprese.

Tra le ipotesi allo studio:

  • recupero della detrazione in 5 anni anziché 10, per rendere il beneficio più rapido e accessibile;

  • detrazione ridotta (30%-36%) per le seconde case;

  • incentivi aggiuntivi per le famiglie in povertà energetica e le comunità energetiche.

Una proroga che confermerebbe il Bonus Casa come leva centrale per la transizione ecologica e il rilancio dell’edilizia.


“Un settore chiave per un futuro più equo”

“L’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana sono sfide centrali per il futuro del Paese — dichiara Diego Buono, presidente della Fondazione Geometri Italiani —.
Come categoria mettiamo a disposizione competenze e professionalità per garantire politiche concrete, evitando derive speculative e assicurando benefici reali alla collettività”.