
La misura PNRR per l’efficientamento energetico
Entra nella fase operativa la Misura M7-I.17 del PNRR “Efficientamento energetico ERP e abitazioni di famiglie a basso reddito”, gestita dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
L’intervento punta a migliorare di almeno il 30% le prestazioni energetiche degli edifici pubblici e sociali, con un budget complessivo di 1,381 miliardi di euro.
Le agevolazioni prevedono:
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sovvenzioni a fondo perduto del 65%;
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prestiti agevolati fino al 35% del costo complessivo del progetto.
L’obiettivo è ridurre i consumi, abbattere le emissioni e migliorare la qualità abitativa degli immobili destinati a edilizia residenziale pubblica e alle famiglie vulnerabili.
Due finestre di accesso: aperta la seconda fase
Dopo la chiusura del primo bando (29 settembre 2025), riservato ai progetti “prioritari” — ossia edifici non riqualificati negli ultimi cinque anni e con progettazione almeno di livello tecnico-economico — si apre ora il secondo avviso, valido dal 6 ottobre 2025 al 30 aprile 2026.
Questa seconda finestra è aperta a tutti i progetti ammissibili, non solo a quelli prioritari.
Interventi e spese ammissibili
Sono finanziabili i progetti di investimento su edifici di edilizia residenziale pubblica a totale proprietà pubblica, già dotati (o che saranno dotati) di impianti centralizzati di climatizzazione, a condizione che raggiungano un miglioramento energetico minimo del 30%.
Tra gli interventi ammessi figurano:
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cappotto termico e isolamento delle pareti;
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sostituzione di finestre e infissi;
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schermature solari;
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illuminazione efficiente e building automation;
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impianti fotovoltaici e solare termico;
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pompe di calore e sistemi di microcogenerazione;
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allaccio a reti di teleriscaldamento.
È vietato finanziare attività legate ai combustibili fossili, come previsto da tutte le misure pubbliche europee in materia di transizione energetica.
Modalità di finanziamento
Il sostegno alle ESCo (Energy Service Company), uniche destinatarie dei fondi, prevede:
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65% a fondo perduto tramite sovvenzione diretta;
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fino al 35% in prestito agevolato, erogato da banche convenzionate.
Le risorse si suddividono in:
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1.331 milioni di euro per le sovvenzioni;
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50 milioni di euro per i prestiti.
Le spese ammissibili sono calcolate secondo i prezzari dell’art. 41 del D.Lgs. 36/2023 e includono anche i costi professionali.
L’erogazione potrà avvenire in più tranche: anticipo fino al 30%, SAL al 50% e 75%, e saldo finale.
Per accedere alla parte in prestito è necessaria la valutazione positiva del merito creditizio da parte di una banca convenzionata prima dell’invio dell’istanza.
I progetti dovranno rispettare le tempistiche previste dal PNRR:
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avvio lavori entro 180 giorni dall’atto di concessione;
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conclusione entro 36 mesi.
Il contesto normativo e i riferimenti
L’Investimento 17 della Missione RePowerEU del PNRR destina 1,381 miliardi di euro a uno strumento finanziario anti-povertà energetica, per sostenere la ristrutturazione e l’efficientamento delle abitazioni di famiglie a basso reddito.
La Legge di Bilancio 2025 (art. 1, comma 513, Legge 207/2024) ha fissato il requisito minimo di miglioramento del 30% dell’efficienza energetica e ribadito il divieto di incentivare attività connesse ai combustibili fossili.
Il decreto del 9 aprile 2025, emanato dal Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR insieme al Ministro dell’Economia, ha dato piena attuazione alla misura, entrato in vigore il 23 maggio 2025.
Tre linee di intervento
L’investimento si articola in tre direttrici:
Edilizia residenziale pubblica (ERP);
Edilizia residenziale sociale;
Condomini abitati da famiglie a basso reddito.
I due terzi delle risorse sono destinati alla riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e sociale, mentre un terzo sostiene gli interventi nei condomini abitati da famiglie vulnerabili.
Come partecipare
Le ESCo possono presentare i progetti tramite la piattaforma informatica del GSE, che valuterà l’ammissibilità delle proposte e determinerà l’importo dei contributi concedibili.
Il GSE effettuerà controlli per verificare il miglioramento energetico minimo del 30%, richiedendo gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) degli immobili coinvolti.
Per supportare le amministrazioni e gli operatori, il GSE ha predisposto un Kit di Affidamento e avviato, dal 1° settembre 2025, una serie di tavoli tecnici settimanali di approfondimento per garantire la corretta applicazione delle regole operative.